"Ταράσσει τους ανθρώπους ου τα πράγματα, αλλά τα περί των πραγμάτων δόγματα"

 

"Gli uomini non sono turbati dalle cose, ma dalle opinioni che essi hanno delle cose" .                                                                                                           Epitteto

 

 

Un progetto terapeutico centrato sulla persona mira all’acquisizione di una maggiore consapevolezza e al confronto costante con il piano di realtà affinché gli eventi, e soprattutto le interpretazioni che di essi si fanno, non generino angosce e paure.

Dalle neuroscienze abbiamo appreso quanto aspettative, desideri e timori possano influenzare i nostri circuiti neuronali, favorendo o impedendo il benessere mente-corpo.  

 

Lo psicologo americano Daniel Gilbert, noto per i suoi studi sulla felicità, ricorda che uno dei compiti più importanti svolti dalla corteccia pre-frontale sia quello di "simulare" le esperienze, funzione che ha permesso agli essere viventi di sviluppare una straordinaria capacità di adattamento. 

Un meccanismo chiamato "impact bias" (pregiudizio sull'impatto) può portare però il simulatore a funzionare male, facendoci credere che gli esiti degli eventi saranno diversi di come in realtà sono.

Da studi sul campo e studi in laboratorio, è stato dimostrato che vincere o perdere un'elezione, conquistare o perdere la persona amata, avere o meno quella promozione, passare o non passare un esame all'università, e così via, hanno molto meno impatto, meno intensità e meno durata di quello che le persone si aspettano che avranno, non provocando di fatto alcun cambiamento sulla felicità. Ciò accade perchè la felicità può essere sintetizzata.

Gli esseri umani sono dotati di qualcosa che si può chiamare "sistema immunitario psicologico": un sistema di processi cognitivi ed emotivi, largamente non-consapevoli, che li aiutano a cambiare la loro visione del mondo e che li rende capaci di sintetizzare la felicità, allo stesso modo in cui si è felici quando si ottiene esattamente ciò a cui si ambisce. 

E' naturale avere preferenze che ci spingono verso certi futuri piuttosto che verso altri. Quando però queste preferenze ci spingono troppo forte e troppo velocemente, abbiamo sovrastimato la differenza tra questi futuri. Così quando le nostre paure sono entro certi confini, siamo prudenti, cauti, riflessivi; quando invece le nostre paure sono sconfinate e fuori misura, rischiamo di bloccarci.

Desideri e preoccupazioni risultano così esagerati, perché ognuno di noi ha la capacità di costruire quella felicità che tentiamo costantemente di inseguire. 

 

A fronte delle sempre più frequenti situazioni di distanza affettiva, difficoltà genitoriali e coniugali, disagi personali e familiari, l'intervento terapeutico mira al rafforzamento del sistema immunitario psicologico attraverso una rieducazione emozionale che liberi dalle paure e renda più efficaci le relazioni dell’individuo.